Spunti filosofici di riflessione sul tema dell’alterità a partire da ‘Le città invisibili’ di Italo Calvino
Maria Giovanna Bevilacqua
Università della Svizzera italiana
Abstract
Alcune delle narrazioni contenute ne Le città invisibili di Italo Calvino forniscono spunti esemplificativi di analisi a partire dai quali è possibile articolare un percorso di riflessione sul tema dello straniero secondo due direttrici complementari: analisi filosofica e analisi etimologico-semantico-linguistica. Punti centrali di tale indagine sono il concetto di identità, il concetto di diversità, il concetto di incontro e la figura dello spazio ad essi sotteso: la frontiera. Questa riflessione permette di delineare una lettura non convenzionale della figura dello straniero rifiutando derive di tipo xenofobo da un lato e, nel contempo, rifiutando la negazione dell’esistenza di differenze sociali, antropologiche e culturali tra gli esseri umani. L’alterità si configura come “base per l’identità”, come “apertura” alla comprensione di punti di vista diversi dal proprio, come “eterotopia” e come “visione completa del sé”.
Keywords: frontiera, straniero, altro, confronto, eterotopia
in “Gentes”, anno III numero 3 – dicembre 2016, pp. 169-173