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Filosofia

    Cristian Moriconi

    La filosofia è un paesaggio di confine metafisico: spazio dinamico di flussi di scambio, rotture e nuove interpretazioni della realtà. Dal dubbio individuale alle grandi scoperte, si compie un processo rivoluzionario di impatto verso il mondo.

    Albert Einstein (1879-1955), riferendosi alle teorie di Niels Bohr (1885-1962), le descrisse come incerte e contraddittorie ma simultaneamente alte, musicali e armoniche. Arrivò persino ad usare l’espressione «fast ein Wunder» (quasi un miracolo) per la genialità delle sue intuizioni sulla struttura atomica. L’attenzione posta da Einstein al ben pensare, all’aspetto irrazionale, immaginario e caotico della conoscenza scientifica è densa di significati. Nel suo pensiero le interferenze tra i due campi risultano essenziali al superamento del confine, una è funzionale all’altra e non c’è alcuna logica di esclusione (Gutfreund, Renn 2022). È nota, inoltre, l’ammirazione di Niels Bohr per Søren Kierkegaard (1813-1855), il quale avrebbe alimentato creativamente alcune sue idee sulla meccanica quantistica; si pensi anche all’idea di Dio che Albert Einstein accolse da Baruch Spinoza (1632-1677).

    D’altronde anche Frank Wilczek (1951), premio Nobel per la fisica nel 2004, affermò che la «complementarità» – il coesistere di più prospettive d’osservazione – permise al suo pensiero di diventare «[…] più vasto: più aperto all’immaginazione e più tollerante» sulle infinite problematiche dell’universo, i suoi presunti confini e le sue leggi principali. Senza adottare questa pluralità di visione non si può realmente rendere giustizia né alla realtà fisica né a quella umana, entrambe semplici e complesse, logiche e contraddittorie (Wilczek 2021: 196-200). Per quanto la cultura postmoderna abbia progressivamente imposto una linea di demarcazione totale tra filosofia e scienza, non si può negare quanto i due mondi siano stati e siano consimili, vitalmente interdipendenti, in costante dialogo tra loro.  

    Questo nesso inscindibile è presente già nella Metafisica di Aristotele (IV sec. a.C.)  dove la filosofia viene assunta come «scienza delle cause prime» (Reale 2000), strumento di scoperta e meraviglia. L’atto del pensiero filosofico, interrogandosi sull’origine dei fenomeni, non può non essere insieme presupposto e superamento di ogni possibile «paradigma»scientifico e delle sue dimostrazioni. Secondo Thomas Kuhn (1922-1996), il paradigma è quel sistema consolidato di conoscenze a cui afferiscono tutte le teorie e le sperimentazioni. Nella storia della scienza quest’ultimo rimane statico e isolato finché non avvengono le rivoluzioni radicali che lo frammentano dall’interno cambiando parallelamente la percezione del mondo: pensiamo a quelle di Copernico (1473-1543), Galileo (1564-1642), Newton (1643-1727). Una volta assorbite, le rivoluzioni impongono la sostituzione del paradigma esistente con un ulteriore paradigma, creando così un sistema epistemologico in continua metamorfosi, un impatto trasformativo sul mondo e un’interpretazione molteplice della realtà.  (Kuhn 2016: 213-245).

    Ludwig Wittgenstein (1889-1951) nel suo Tractatus logico-philosophicus (1921) scrisse con assoluta chiarezza che «la nostra ricerca si rivolge non ai fenomeni, ma alle possibilità dei fenomeni» e ancora «perché per tracciare un limite al pensiero, noi dovremmo poter pensare ambo i lati di questo limite (dovremmo dunque pensare quel che pensare non si può)» (Wittgenstein 1921: 23).

    Ed è oltre questo limite del pensiero, oltre questo luogo di confine metafisico, che le idee della filosofia generano nuove possibilità e nuove rotture.

    Bibliografia

    Gutfreund H. e Renn J., Einstein on Einstein. Autobiographical and Scientific Reflections, Princeton University Press, New Jersey, 2020.

    Wilczek F., I fondamentali. La fisica in dieci parole chiave, Einaudi, Torino, 2021.

    Reale G. (a cura di), Aristotele Metafisica, Bompiani, Milano, 2000.

    Kuhn T., The structure of Scientific Revolution, University of Chicago, Chicago, 1962 (trad. it. La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Einaudi, Torino, 2009). 

    Wittgenstein L., Tractatus logico-philosophicus, Harcourt, Brace & Company, INC., New York, 1922 (trad. it Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914-1916, Einaudi, Torino, 2009).