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La terza missione è lo sforzo che l’università cerca di compiere per dialogare con il territorio, con la comunità, di soprattutto condividere il patrimonio di conoscenza di cui è ovviamente portatrice, ma in una prospettiva di scambio di condivisione. Con grande ambizione. La terza missione vorrebbe cambiare il mondo, cioè, rendere possibile quello che è il più grande sogno di chi si dedica alla cultura e alla conoscenza, ovvero far sì che questo grande impegno di studio e di ricerca sia di massima utilità per tutti.
Quindi la terza missione stabilisce delle alleanze sul territorio. Si cercano dei collabora, autori e degli interlocutori. Il segreto fondamentale per far funzionare un buon progetto di terza missione è quello di non avere mai la presunzione di insegnare agli altri, ma di capire che è importante porsi sempre in una condizione di parità. Quindi l’università entra nel territorio e nella società con la convinzione profonda di voler costruire qualcosa di nuovo e di generare un miglioramento.
Basti pensare che un progetto di terza missione si misura sulla base di ciò che effettivamente può cambiare in meglio, più democrazia, più benessere, più sicurezza, più fiducia, più Come dire, più salute anche, ma soprattutto voglia di stare insieme e di costruire qualcosa di bello.
La terza missione in realtà è esistita sempre. Chi ha lavorato nell’università che si è dedicato alla cultura. La scienza ha sempre comunque desiderato poi di condividere questo bagaglio con gli altri. Quindi in realtà è un modo per denominare uno sforzo, un impegno che è sempre esistito. Oggi si vuole premiare e valorizzare questo impegno, portarlo come si dice in gergo, a sistema, cioè, far sì che diventi realmente un’azione.
Azione sistematica, non riservata soltanto all’iniziativa di alcuni, ma come un impegno concreto che si affianca alle altre due missioni dell’università, e cioè la ricerca e la didattica.
Sapienza è impegnata a promuovere e favorire l’applicazione, la valorizzazione, la divulgazione e il trasferimento delle conoscenze, dei saperi e delle tecnologie al di fuori delle proprie istituzioni. A tal fine interagisce con altri enti, con il tessuto produttivo e la società nelle sue varie forme e articolazioni, ponendosi al servizio della collettività.
Tali iniziative si riuniscono sotto la definizione di ‘Terza Missione’ e afferiscono a due ambiti principali:
- valorizzazione della ricerca: gestione della proprietà intellettuale e industriale, imprenditorialità accademica e strutture di intermediazione e trasferimento tecnologico;
- produzione di beni pubblici: gestione di beni culturali, tutela della salute, formazione continua e public engagement, con particolare attenzione per attività culturali di pubblica utilità, divulgazione scientifica, coinvolgimento dei cittadini nella ricerca, interazione con il mondo della scuola.
Sapienza contribuisce allo sviluppo sociale, economico e culturale della società, mettendo a disposizione le proprie competenze specialistiche e trasferendo i risultati della ricerca con modalità innovative al di fuori del contesto accademico.
Con la pubblicazione annuale di un bando, Sapienza finanzia attività di Terza Missione con iniziative volte a contrastare le disuguaglianze e a favorire l’inclusione sociale, la salute e il benessere, l’empowerment e capacity building femminile, la sostenibilità e le opportunità di accesso alla conoscenza.
Dipartimento SARAS
Terza Missione Sapienza